
Ha scritto di sé
Sono una persona poco seria. Nel senso che non mi prendo mai troppo sul serio. Ragion per cui stento a riconoscermi nei panni del memorialista. Lo so che, come vuole Solženicyn, a 86 anni è tempo di aggiungere la propria tessera al mosaico della storia, e so anche che è un dovere per chiunque si sia lasciato una vita alle spalle: non sia mai che la scrivano i vincitori, la storia, e la travisino.
Scrivi, scrivi!, mi ripetono a destra e a manca. Memento mori, mi vien fatto di pensare. Del resto, lo desideravo e me l’ero ripromessa un sacco di volte, però il tempo non bastava mai, tra due università in città diverse (altrimenti come facevo a campare?), i manuali, i dizionari, le traduzioni… Estate e inverno, senza requie.
E ancora: Oggi e Domani – per quanto striminzito possa essere quest’ultimo – mi interessano più di Ieri.
(da Post Scritpum, Memorie o quasi)